• 21 Novembre 2024

The Iron Lady, il film sulla Lady di Ferro

La carriera politica di Margaret Thatcher nel film interpretato da una somigliante e streepitosa Meryl Streep, vincitrice agli Oscar 2012 per migliore attrice protagonista.

Trama, trailer, recensione e curiosità sul film, inoltre un’intervista a Meryl Streep e il backstage del film.

The iron lady film sulla Thatcher

Film The Iron Lady
Titolo originale: The Iron Lady
Nazionalità: Regno Unito, Francia
Anno: 2011
Durata: 105 minuti (1h 45′)
Genere: biografico, drammatico
Regia: Phyllida Lloyd
Sceneggiatura: Abi Morgan
Fotografia: Elliot Davis
Colonna sonora: Clint Mansell
Attori del Cast: Meryl Streep, Jim Broadbent, Olivia Colman, Anthony Head, Richard E. Grant, Roger Allam, Michael Pennington, Angus Wright, Julian Wadham, Alexandra Roach, Harry Lloyd
Al cinema dal: 27 gennaio 2012


TRAMA

Regno Unito: Margaret Thatcher (Meryl Streep), ormai anziana, vedova e malata di Alzheimer vive ancora nei ricordi. Figlia di un commerciante impegnato in politica, la giovane Margaret (Alexandra Roach) sognava di poter anche lei fare qualcosa per l’Inghilterra. Sposa Denis Thatcher (Harry Lloyd) e hanno due figli ma lei trascura spesso la famiglia per inseguire il sogno di diventare leader del partito conservatore. La sua ambizione la premia nel 1979 quando diventa la prima donna del mondo occidentale a occupare la carica di Primo Ministro. Negli undici anni successivi dovrà scontrarsi con forti oppositori, dentro e fuori il governo.

TRAILER THE IRON LADY

Guardalo qui.

RECENSIONE THE IRON LADY

Una Meryl Streep da Oscar: si potrebbe riassumere così il film su margaret Thatcher, Lady di Ferro che con la sua caparbietà cambiò la storia.

LA LADY DI FERRO

The Iron Lady non è un bellissimo film. La sceneggiatura di Abi Morgan, dal curriculum più zeppo di produzioni tv che cinematografiche (la serie tv The Hour e il film Shame, tra gli altri), resta sulla superficie della donna, mentre racconta in modo diligente l’ascesa e la discesa politica della prima donna a guidare un governo occidentale e la fermezza con cui perseguì l’obiettivo di risanare la disastrosa situazione in cui versava il Regno Unito.
Dal lato umano, la giovane Margaret è solo una ragazza imbevuta di ideali ricevuti dal padre e che mette subito in chiaro le cose prima di cedere alle nozze, ma che si rivela una moglie e madre assente e distratta, incapace di pensare ai sentimenti dei figli e perfino di conservare i loro bigliettini di auguri (vengono inquadrati solo quelli indirizzati al padre premuroso, Dennis, mentre non si vedono mai quelli per lei).
La sua patologia, l’Alzheimer, funge da semplice strumento per indagare la sua coscienza e farle fare i conti con rimorsi e rimpianti fin troppo sopiti dall’impegno politico, un banale escamotage che ormai non sorprende più nessuno; dall’altro lato, quello della Thatcher Primo Ministro, spinge sul tasto della donna ossessionata da un compito, ma che si spinge pericolosamente al limite della follia. Il risultato è la Thatcher sembra animata nelle sue decisioni da un effimero desiderio di rivalsa verso gli aristocratici esponenti del partito conservatore che non accettano la sua umile provenienza sociale, e verso l’ambiente maschilista che discrimina le donne. Tutto ciò non fa bene al personaggio: anziché una Signora di Ferro, la Thatcher sembra la sorella di Nerone, affetta da un inquietante delirio di onnipotenza che serpeggia per buona parte del film.

MARGARET STREEP

La sorpresa di The Iron Lady è pero Meryl Streep, tornata sotto la regia di Phyllida Lloyd che l’aveva già diretta nel musicale Mamma Mia (2008). Stavolta la Streep è immersa in una fotografia nitida ma seminascosta sotto chili di abiti, trucco e parrucco curati in modo maniacale, e la sua somiglianza con l’originale è così impressionante che, quando tra i fotogrammi appare una foto in bianco e nero della vera Thatcher da giovane, si fatica a notare la differenza con la protagonista.
Purtroppo c’è sempre quella sceneggiatura che non delinea gli altri personaggi, cosicché paiono solo ombre sullo sfondo di Margaret, la star. Probabilmente è una scelta voluta dalla Morgan, ma un film di quasi due ore con un solo personaggio, anche se interpretato da Meryl Streep, cade pericolosamente nella noia.
La colonna sonora di The Iron Lady, d’altro canto, ha il carattere istituzionale che ci si aspetta da un biopic del genere ma fanno discutere le parentesi con gli inserti a denominazione d’origine controllata. Il risultato finale non presenta guizzi tali da farla imprimere nella memoria.

COMMENTO FINALE

Il film The Iron Lady ha già vinto diversi premi, come il Golden Globe e il BAFTA a Meryl Streep per migliore attrice protagonista, ma è quasi scontato prevedere che la nomination agli Oscar 2012 si tramuterà in una statuetta. I pronostici, infatti, sono tutti con lei, sia per la bravura, sia perché dai primi due Oscar (ottenuti per La scelta di Sophie nel 1983 e Kramer contro Kramer nel 1976), sono trascorsi un bel po’ di anni e sarebbe il caso di riconoscere l’indubbia crescita. Fossi nella giuria dell’Academy, aggiungerei anche l’Oscar per il trucco. (Pronostico azzeccato: il film ha vinto entrambi gli Oscar)

Una nota per la splendida doppiatrice Maria Pia Di Meo, storica voce di Meryl Streep in tanti suoi film: la Di Meo rende con disinvoltura e misura sia il tono stridulo da signora inglese della Margaret col cappellino, sia quello autoritario e solenne della Lady di Ferro, fino ad arrochirsi nell’anziana malata senza mai eccedere e soprattutto senza far sentire la mancanza della versione originale.

The Iron Lady è un film da annoverare tra le occasioni sprecate, uno dei tanti casi colmi di aspettative tradite da una sceneggiatura scialba.

Per la serie: Una Meryl Streep da non perdere.

Voto personale: Da vedere solo per Streep e trucco


Curiosità

  • Per entrare nel ruolo della Thatcher, Meryl Streep ha visionato per mesi tanti servizi, filmati su di lei per capire come si muoveva e come parlava. Ha anche intervistato numerose persone che hanno conosciuto o lavorato con l’ex Primo Ministro Britannico

INTERVISTA A MERYL STREEP

Guardala qui.

Backstage The Iron Lady: Dietro le quinte della Thatcher

Il dietro le quinte del film.

Guardalo qui.

Recenso

Valeria Barbera adora parlare di film, libri e serie TV. Nella vita è editor e writing coach. Ha scritto un romanzo, curato un'antologia e pubblicato racconti in antologie e riviste, tra le quali Robot, Urania Collezione 176 e Distòpia, Urania Millemondi 87. Le sue storie sono state premiate o finaliste in diversi premi di narrativa. È redattore di Fantascienza.com e collabora con Andromeda: rivista di fantascienza. Ha vinto il Premio al Lettore di Fantascienza per le migliori recensioni di opere di fantascienza. Inoltre narra audiolibri ed è la voce di VAL9000 per FantascientifiCast: podcast di fantascienza e cronache dalla galassia. Bazzica il web con il nickname Recenso. Altre notizie su Valeria possono essere reperite sul suo blog Recenso.com

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