• 21 Gennaio 2025

Libri: La MOGLIE dell’UOMO che VIAGGIAVA nel TEMPO

Una insolita storia d’amore ostacolata dal Tempo segna l’esordio della scrittrice Audrey Niffenegger, subito bestseller. “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” è il libro da cui è tratto il film “Un amore all’improvviso” al cinema dal 25 settembre 2009.

Trama, recensione e curiosità sul libro.

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo

Libro: La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo
Titolo originale: The Time Traveler’s Wife
Autore: Audrey Niffenegger
Scritto nel: 2003
Genere: Fantascienza; Drammatico; Romantico
Editore italiano: Mondadori dal 2005

Dal romanzo è stato tratto il film “Un amore all’improvviso”.


Trama

Henry DeTamble è un normale bibliotecario di Chicago con un difetto genetico inconsueto, la cronoalterazione: sotto stress il suo corpo salta nel tempo senza possibilità di controllo, per poi ritornare nel presente. L’unico elemento in comune con i vari salti è che avvengono sempre lungo la vita di Clare, nel suo passato o nel suo futuro, come fosse il suo filo di Arianna. Così Clare Abshire lo conosce a 6 anni durante un salto, quando l’Henry del futuro l’ha già sposata, ma prima ancora che lo stesso Henry la incontri in biblioteca molti anni dopo senza sapere chi è questa Clare. Innamorati si sposano ma la vita a due incontra mille difficoltà per quei salti improvvisi che incrociano le loro linee temporali lasciandogli fugaci attimi di normalità. Clare resta incinta ed Henry stufo del suo problema decide di capire che malattia ha…Ma il Tempo è in agguato.

Recensione

Nonostante lo sfondo fantascientifico dei continui viaggi nel tempo, “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” è una storia d’amore tra un uomo e una donna, costretti purtroppo a sottostare alle regole di una malattia genetica particolare.

Il soggetto del salto temporale è quindi originale pretesto per descrivere un amore difficile a causa di una patologia clinica del consorte, attraverso impressioni, pensieri e sentimenti di entrambi i personaggi, finché lungo la storia l’importanza di quel contorno aumenta esponenzialmente.

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo

L’autrice al suo primo romanzo opera la buona scelta narrativa di far parlare le voci dei due protagonisti, a momenti alterni ognuno in prima persona dove la scrittura fluida e la buona gestione delle asincronie riesce sapientemente a combinare i due monologhi trasformandoli in un dialogo in doppia soggettiva.

Ogni evento viene infatti spiegato dai due punti di vista maschile e femminile e questo consente di affidarsi all’una o l’altra voce per appassionarsi al romanzo, che incuriosisce a invita a seguire i due nelle pieghe del Tempo attraverso le circa 500 pagine.

La grande escursione temporale degli eventi (si va dall’infanzia di Clare alla sua vecchiaia), la bravura nel rendere lineare un racconto dove ci sono salti temporali ne aumentano il valore e l’apprezzabilità della costruzione, anche se i sentimenti adulti e la capacità della Niffenegger di mettersi nei panni dei due personaggi, calando nella quotidianità del matrimonio l’elemento fantascientifico del romanzo, lo rendono consigliabile soprattutto ad un pubblico adulto.

Non siamo perciò di fronte ad un altro “Twilight“. Niente sbavamenti su quanto e bello lui e quanto è bravo lui, ma molti sospiri silenziosi su come portare avanti un rapporto a due nonostante la malattia, tra momenti felici, ira e disperazione.

Il titolo focalizzato sulla moglie è chiaramente dovuto al fatto che la linea temporale di Clare è lo scenario dei salti di Henry ma lei ne è sempre osservatrice impotente, quasi come una novella Penelope costantemente in attesa del ritorno del suo Ulisse. Ma il vero fil rouge è la predestinazione e l’inevitabilità degli eventi, il solito Destino che in modi strani porta le persone esattamente dove devono andare, verso il finale a sorpresa.

Gli amori difficili incontrano sempre il favore del pubblico, ma quando sono raccontati bene hanno una marcia in più. Come opera prima presenta alcune piccole incongruenze, una leggera difficoltà all’inizio nell’abituarsi al doppio racconto ma in totale scorrevole e avvincente proprio per il richiamo tra le due voci mai sdolcinate costrette in un limbo. Imperdibile per chi ama il genere e per i fan della fantascienza anche diversi paradossi originali a corredo.

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo romanzo

La moglie dell’uomo che viaggiava nel Tempo” è un libro autoconclusivo che non prevede sequel, come stabilito dalla stessa Audrey Niffenegger che finito di scriverlo si è tinta i capelli di rosso per dire addio al personaggio della rossa Clare, artista in quel di Chicago come la scrittrice.

Brad Pitt e Jennifer Aniston, all’epoca fidanzati, s’innamorarono del romanzo e Pitt ne acquistò i diritti molto prima di finire anche lui fuori tempo ne “Il Curioso Caso di Benjamin Button“.
Dal romanzo perciò è stato tratto il film The Time Traveler’s Wife” con Eric Bana e Rachel McAdams, al cinema in Italia dal 25 settembre 2009 con l’osceno titolo “Un amore all’improvviso”.

L’idea del libro risale infatti ai primi anni 2000 ma letto oggi a prima vista può ricordare “La casa sul lago del Tempo” per i cinefili o per i “televisionari” il telefilm “Journeyman” (2007).

La difficoltà del trasporlo in film quindi è nel come tradurre in immagini e, ancor di più, nel linguaggio di Hollywood una storia fatta soprattutto di pensieri, senza trasformarla in un déjà vu per quegli spettatori che confonderanno per forza di cose causa ed effetto, magari senza renderla una banale storiellina d’amore come fa erroneamente pensare il ridicolo titolo italiano.

Per la serie: nella buona e nella cattiva sorte.

Voto personale: 8-


Curiosità

  • Il film “Un amore all’improvviso” è diretto da Robert Schwentke, già regista di “Flightplan – Mistero in volo” (2005) e del pilot della serie tv “Lie to Me”, mentre la sceneggiatura è di Bruce Joel Rubin, autore già di “Ghost” (1990) e regista di “My Life” (1993)
  • In precedenza nel telefilm “Quantum leap” (1989) lo scienziato Samuel Beckett (Scott Bakula) incontrava la moglie da giovane durante i suoi salti nel tempo (Teri Hatcher, la Susan di “Desperate Wives”). Una sola volta riusciva a ricongiungersi con la moglie nel presente, brevemente.
  • Diversi riferimenti al libro nella serie tv “Journeyman”: il protagonista Dan infatti non riesce a controllare il salto nel tempo che sembra preannunciato da un malessere; si sottopone anche a degli esami medici per scoprirne la causa facendo pensare a qualche malattia genetica; i salti nel tempo procurano a Dan notevoli problemi con sua moglie; anche Dan incontra sua moglie in alcuni salti nel passato
  • La Niffenegger ha ideato la storia pensando ai nonni e al loro amore, partendo però dal finale e poi collegando le varie parti

Recenso

Valeria Barbera adora parlare di film, libri e serie TV. Nella vita è editor e writing coach. Ha scritto un romanzo, curato un'antologia e pubblicato racconti in antologie e riviste, tra le quali Robot, Urania Collezione 176 e Distòpia, Urania Millemondi 87. Le sue storie sono state premiate o finaliste in diversi premi di narrativa. È redattore di Fantascienza.com e collabora con Andromeda: rivista di fantascienza. Ha vinto il Premio al Lettore di Fantascienza per le migliori recensioni di opere di fantascienza. Inoltre narra audiolibri ed è la voce di VAL9000 per FantascientifiCast: podcast di fantascienza e cronache dalla galassia. Bazzica il web con il nickname Recenso. Altre notizie su Valeria possono essere reperite sul suo blog Recenso.com

6 thoughts on “Libri: La MOGLIE dell’UOMO che VIAGGIAVA nel TEMPO”
  1. ho visto che ne hanno tratto un film che sta per uscire, mi sembra interessante, se non fosse per questa mania italiana di cambiare i titoli…il film si chiama "un amore all'improvviso" se non sbaglio! ossia un titolo che non dice nulla sul film. buona serata

  2. Ottima recensione!!! Il libro è originale e offre molti spunti di riflessione(del tipo > anche mio marito non c'era mai, ma lui non viaggiava nel tempo) il film l'ho visto e mi è piaciuto moltissimo, ma io sono di parte perchè Eric Bana è il mio attore preferito:D.
    Comunque non era semplice trasformare questo libro in un film.
    Manca purtroppo la scena migliore, quando Henry va a trovare Claire ormai vegliarda…(lacrima).Nel film è stata resa diversamente e secondo me così ci ha un pò perso.

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