• 14 Aprile 2025

GODSEND Il Male è Rinato

Incursione soft-horror nel tema della clonazione con un diabolico Robert De Niro.

Trama, trailer, recensione e curiosità sul film.

Godsend - Il male è rinato - film locandina

Film: Godsend – Il male è rinato
Titolo originale: Godsend
Nazionalità: Canada/USA
Anno: 2004
Durata: 102 minuti
Genere: Drammatico; Horror; Thriller
Regia: Nick Hamm
Sceneggiatura: Mark Bomback
Fotografia: Kramer Morgenthau
Musiche: Brian Tyler
Scenografia: Doug Kraner, Anne Stuhler
Cast: Greg Kinnear, Rebecca Romijn-Stamos, Robert De Niro, Cameron Bright

Disponibile in DVD


Trama

Paul (Greg Kinnear) e Jessie Duncan (Rebecca Romijn-Stamos) hanno una bella casa, un lavoro e un figlio delizioso, Adam (Cameron Bright). Ma all’età di 8 anni Adam muore investito da una macchina. Affranti per la perdita, i coniugi vengono avvicinati da Richard Wells (Robert De Niro), dottore esperto di genetica all’Istituto Godsend. Costui gli serve su un vassoio d’argento la possibilità di riavere Adam, clonandolo da alcune sue cellule. Dopo diversi ripensamenti la coppia accetta e nasce il nuovo Adam, identico all’originale. Ma dopo 8 anni il bambino inizia ad avere strani sogni e comportamenti maligni

Trailer

Guardalo qui

Recensione

Dopo “The Hole”, il regista Nick Hamm si cimenta con l’horror in “Godsend – Il Male è Rinato” “evocando” addirittura Robert De Niro per il ruolo del mefistofelico dottore con tanto di barbetta, in un thriller che affronta un argomento attuale e molto amato sia dal pubblico che da Hollywood, la clonazione.

I cloni hanno oramai invaso la cinematografia, basta pensare a “Il sesto giorno”, “Mi sdoppio in quattro”, “I ragazzi venuti dal brasile” e stavolta li si analizza da un punto di vista originale adattissimo per un horror da paura: cosa succederebbe se, clonando una persona defunta, il clone superasse l’età della sua morte? Esiste una memoria delle cellule? Il clone sarebbe in tutto uguale all’originale?

Godsend film con Robert De Niro

Un inizio adeguato fa presagire un horror raffinato, al confine col misticismo, magari con pochi effetti speciali ma concettualmente suggestivo. Così ci si pone in attesa che il film entri nel territorio inesplorato post mortem del bambino Adam, un buon Cameron Bright che ha dalla sua un faccino angelico e paffuto ma un luccichio inquietante negli occhi. Adamo ed Eva nuovamente tentati dal serpente De Niro che gli offre la conoscenza dei futuri anni del proprio figliolo.

Ma “Godsend – Il Male è rinato” si configura man mano come una occasione mancata, una gran delusione sia per gli appassionati di horror che per i fan di De Niro, perché la sceneggiatura crea in modo sospettosamente diluito una certa attesa, ma poi tutto stagna nei movimenti lenti della, seppur graziosa, madre addolorata Rebecca Romijn-Stamos, nella cui poca energia si può leggere l’intero film.

Purtroppo la sceneggiatura di Mark Bomback si perde nella premessa e solo alla fine ci si accorge di aver percorso un cammino chiuso e di essere ritornati al punto di partenza: “Godsend” offre solo un assaggio del film.

Un soggetto così propizio e creativo promette chissà quale pasto gustoso ma viene sprecato nel più banale dei colpi di scena (chi non l’ha capito con congruo anticipo alzi la mano), con l’amore disperato di padre che regna sovrano che alla fine rende Greg Kinnear l’unico attore adulto che abbia recitato. Sì, De Niro sembra in visita sul set, perennemente perplesso (forse per le battute) e ci si chiede se abbia voluto il ruolo perché gli avevano promesso una bella acconciatura barba e capelli.

Definito horror è in realtà più un thriller, a meno che non si voglia chiamare horror qualche apparizione di gente con il viso cadavere o la minaccia del bambino che gira per casa. In un horror non c’è obbligo di splatter o di corpi mummificati, ma almeno che susciti paura, vedi “The Others” o “Final Destination” (il primo), invece una delle scene di Godsend che si ricorda meglio è quella di sesso con la Stamos e proprio paura non fa.

Godsend film thriller horror con Robert De Niro

La scena del confronto tra i due padri in chiesa che si risolve in una bolla di sapone, il bambino costretto ad aggirarsi come un sonnambulo per buona parte del tempo, una colonna sonora e fotografia abbastanza indifferenti, portano all’esasperazione del’attesa infinita, ma chi racconta non si chiama Sherazade e col tempo si continua la visione più per la fiducia in De Niro, poi per la speranza che se proprio non si vuole fornire qualche interessante riflessione esoterica prima o poi quel benedetto nodo dovrà sciogliersi e la vittima con un bersaglio sulla schiena verrà finalmente fatta fuori, almeno lei.

Nulla di fatto, “Godsend – Il male è rinato” è in conclusione solo l’anticipo del vero horror, che purtroppo hanno dimenticato di girare e che pertanto resterà precluso allo spettatore.

Per la serie: Non si può crescere un bambino in pace.

Voto personale: 5-

Curiosità

  • Greg Kinnear è nel cast di “Ghost Town” nel ruolo del fantasma e di “Baby Mama”, usciti in Italia ne
    l 2009
  • Rebecca Romijn-Stamos era Mistica nella saga degli “X-Men”
  • Robert De Niro era il protagonista del film “Disastro a Hollywood” uscito nel 2009. Riprenderà il ruolo del suocero Jack nel film “Little Fockers” sequel di “Ti presento i miei” e “Mi Presenti i tuoi?“, previsto per il 2011
  • Per quanto Cameron Bright sia nato nel 1993 ha un lungo curriculum, vanta partecipazioni a film come “x-Men: Conflitto finale”, “The Butterfly effect”, “Birth – Io sono Sean””e serie televisive come “Stargate Sg1”, “4400”. E’ anche nel cast di “New Moon“, sequel di “Twilight
  • Sono stati girati cinque finali
  • Per pubblicizzare il film la Lions Gate Films, casa di produzione, mise online due siti web, uno con le informazioni sul film, l’altro invece appariva come promozione del fittizio Istituto Godsend in cui è ambientata la storia, con tanto di email e numero di telefono. Arrivarono contatti di diverse coppie che volevano davvero clonare i loro bambini: fu loro spiegato che si trattava di un film
  • Godsend è anche il nome del simbolo apparso spesso nella serie “Heroes”, che compare ovunque, sulla spada di Hiro Nakamura, tatuato sulla schiena di Jessica per esempio…

Recenso

Valeria Barbera adora parlare di film, libri e serie TV. Nella vita è editor e writing coach. Ha scritto un romanzo, curato un'antologia e pubblicato racconti in antologie e riviste, tra le quali Robot, Urania Collezione 176 e Distòpia, Urania Millemondi 87. Le sue storie sono state premiate o finaliste in diversi premi di narrativa. È redattore di Fantascienza.com e collabora con Andromeda: rivista di fantascienza. Ha vinto il Premio al Lettore di Fantascienza per le migliori recensioni di opere di fantascienza. Inoltre narra audiolibri ed è la voce di VAL9000 per FantascientifiCast: podcast di fantascienza e cronache dalla galassia. Bazzica il web con il nickname Recenso. Altre notizie su Valeria possono essere reperite sul suo blog Recenso.com

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